Rilevatori Esterni

Il giardino di una villa, il balcone di casa, il cortile di un magazzino, qualsiasi spazio aperto rappresenta un punto più o meno facilmente accessibile, meno protetto degli altri e quindi più “attaccabile” dai ladri. I rilevatori esterni in un impianto di antifurto servono proprio a questo, ad accorgersi quando un individuo è penetrato all’ interno della nostra proprietà privata. A quel punto inviano un segnale di allarme alla centrale che deciderà cosa farsene.

I rilevatori esterni funzionano con la stessa tecnologia di quelli interni, a differenza di questi però devono convivere con pioggia, vento, grandine, neve e con una possibilità di manomissione maggiore. La prima cosa quindi che dobbiamo controllare, ma comunque noteremo presto,  il loro grado di protezione. Si indica con IP (international protection) seguito da una coppia di numeri. Maggiore è questo numero migliore sarà la protezione. Ad esempio un sensore con IP 67 è protetto contro colpi di corpi solidi e contro immersione temporanea di liquidi. Va quindi bene per l’esterno.

La tecnologia, è vero, è la stessa dei sensori interni, quindi PIR passivo raggi infrarossi o microonde, cambiano però le condizioni ambientali. Vento, neve, grandine, sole diretto, passaggio di uccellini, voglie che volano, sono tutti fattori di disturbo che devono essere considerati quando si installa un rilevatore di movimento all’ aperto.

 

L’allarme non deve scattare quando un gatto di strada passa davanti al sensore. Per questo sono quasi tutti dotati di funzione “pet immune” per falsi allarmi dovuti ad animali fino a 30 Kg. Particolare attenzione va poi posta al sole. Un irraggiamento diretto potrebbe disturbare soprattutto i PIR che lavorano con la variazione di calore.

Sarà quindi l’installatore a consigliare il giusto sensore per l’ambiente e per come è distribuita la zona da controllare. Se ci sono troppi disturbi ambientali si può pensare di utilizzare un sensore a microonde oppure a doppia tecnologia, che usa sia gli infrarossi che microwave. In quest’ultimo caso avremo meno sensibilità ma più sicurezza contro i falsi allarmi, dato che l’antifurto scatta solo quando si verificano ambedue i controlli di infrarossi e microonde. Vicino ad antenne di telefonia mobile portebbero però esserci disturbi elettromagnetici e quindi attenzione, possibili problemi con i rilevatori a microonde. Insomma l’antifurto va personalizzato.

Ci son poi i sensori interrati, che si attivano quando è calpestata la terra, vengono utilizzati per scopi più professionali ed in ultimo le barriere a raggi infrarossi Un sensore emettitore invia un segnale infrared che viene captato da un ricevitore. Se un ladro gli passa attraverso il circuito si interrompe e si genera un allarme. Molto utili per la protezione di muri perimetrali.

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2 Commenti su “Rilevatori Esterni

  1. Salve, complimenti per il blog e per le spiegazioni chiare che date anche a chi è a digiuno di impianti di sicurezza. Dopo tre tentativi di furto nel giardino della mia villa, ho deciso di installare anche dei sensori esterni. Il mio problema è che non vorrei scattassero alla prima pioggia e comunque non vorrei far allarmare inutilmente i vicini e svegliare tutti con i falsi allarmi, qual’è la percentuale di falsi allarmi? grazie mille

    1. Grazie per i complimenti. I falsi allarmi dovrebbero essere pari a zero, ma ci sta comunque che per una pioggia forte, intendiamo che possa capitare una o due volte l’anno, i sensori vadano in confusione. Se non vuoi svegliare i vicini puoi connettere solo il sensore esterno ad una zona specifica della centrale che magari ti avverte, soltanto a te, via telefono dell’ allarme e non fa suonare la sirena.
      saluti

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