Miglior Antifurto per Casa le cose da Valutare

Abbiamo preso la decisione giusta, quella di installare un antifurto per la casa per proteggerci da furti ed intrusioni, ora però vogliamo valutare quale sia il miglior allarme in commercio. Meglio ancora: desideriamo capire quale sia la scelta giusta da fare, configurare i componenti piú idonei per la protezione della nostra casa o villa. Tutto ciò dovrebbe essere fatto da un installatore professionista, lui ci dovrebbe dare le indicazioni giuste, ma noi siamo curiosi e anche un po’ diffidenti, ecco perchè è meglio conoscere l’argomento in maniera un po’ piú approfondita prima di farci fare un preventivo. Ecco una piccola guida sul mondo degli antifurti.

Come è fatta la nostra casa

per installare i componenti giusti bisogna dedicare un po’ di tempo ad analizzare come sono fatti gli ambienti da proteggere. Possiamo anche realizzare un piccolo progetto per meglio capire quali sono i punti deboli di attacco, solitamente porte e finestre. Dobbiamo esaminare da quale punto posso provenire i ladri. Ricordiamo che i malfattori preferiscono agire dove non possono essere visti, quindi in zone buie e dove non c’è passaggio di auto e persone.

Potremmo quindi pensare anche di installare dei punti luce ove sia buio. I vicini possono darci una mano, la loro presenza è fondamentale e rappresenta un bel deterrente contro i ladri. In un recente studio effettuato in un carcere statunitense sono stati intervistati 500 uomini che scontano una pena per reati legati ai furti. E’ stato chiesto in quale caso avrebbero desistito dallo svaligiare una casa: al primo posto c’è stata la presenza di persone in casa, a seguire presenza di vicini, passaggio di auto, vicinanza di una caserma di polizia, affaccio su strada con eccessivo passaggio, presenza di sistema di antifurto.

Se viviamo al piano terra un punto debole è rappresentato sicuramente dal giardino, con i muri che possono essere facilmente scavalcati. Anche un piano attico il cui balcone confina con un lavatoio può rappresentare un punto di debolezza.

Rinforzare porte e finestre e i punti di accesso con blindature e cancelletti

prima di procedere con l’installazione di un antifurto possiamo pensare di rinforzare le difese con alcuni accorgimenti. Innanzitutto la porta principale. Utilizzare quella blindata in classe 4 che può resistere ad attacchi di uno scassinatore esperto che utilizza seghe e trapani. Il cilindro della serratura deve essere a europeo con sistema defender.

Alle finestre, specialmente se viviamo al piano terra (ma anche ai piani superiori, i ladri di arrampicano utilizzando i tubi e le grondaie), applichiamo le inferriate di sicurezza, oppure le tapparelle in acciaio con motore.

Se abbiamo dei punti esterni in cui c’è troppo buio illuminiamoli con una luce crepuscolare o con un faretto. Utilizziamo il videocitofono per controllare sempre l’dentità di chi si trova di fronte alla porta di ingresso. Non scriviamo mai su social, specialmente se il nostro profilo è aperto, quando partiamo e torniamo dalle vacanze, i ladri andrebbero a colpo sicuro.

Quali componenti utilizzare nell’ antifurto

una volta capiti quali sono i punti deboli progettiamo il nostro antifurto. Per l’esterno, se abbiamo dei muri e siamo al piano terra possiamo utilizzare delle barriere a raggi infrarossi perimetrali. Si tratta di due sensori, un emettitore ed un ricevitore, creano un filo invisibile che , se valicato, invia un segnale di allarme alla centrale.

Per l’esterno possiamo utilizzare anche i rilevatori di movimento Pir singoli, da apporre anche su ogni singola finestra. Per controllare che nessuno apri le finestre possiamo apporre dei contatti magnetici, molto economici ed efficaci, inviano un segnale di allarme quando si apre un’anta.

I ladri non dovrebbero arrivare dentro casa, un buon antifurto dovrebbe già agire all’ esterno. Se viviamo in un appartamento e non abbiamo balconi o finestre da cui possono facilmente accedere possiamo installare sulla porta dei sensori anti scasso. Ad una vibrazione o colpo, inviano un segnale di allarme alla centrale.

Per gli interni proteggere ogni zona con un sensore di movimento, a partire dall’ ingresso. La centralina di allarme deve avere il combinatore telefonico, ovvero un apparecchietto che è collegato a linea fissa e mobile e fa partire una chiamata telefonica in caso di allarme. Può essere collegato anche alle forze dell’ordine.

Quale marca scegliere

abbiamo dedicato un intero articolo parlando delle migliori case produttrici di antifurto. Non vogliamo tornarci. Sappiate però che non potete cavarvela con 200 euro per acquistare un buon impianto di allarme. Il prezzo varia a seconda della quantità di componenti installati.

Utilizzare un sistema di videosorveglianza

le telecamere di videosorveglianza ora costano veramente poco, si connettono ad internet, sono affidabili ed inviano immagini in tempo reale sul telefonino quando rilevano un movimento sospetto. Sono infatti dotate di sensori PIR che si accorgono della presenza di un essere umano. La connessione ad internet avviene tramite il router di casa.

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